NAVACCHIO. L’idea, probabilmente vincente, è targata Pisa. Anzi, Navacchio. E’ infatti in questa cittadina che ha sede l’agenzia immobiliare di Armando Barsotti, dinamico esperto del settore (per nove anni, tra l’altro, è stato alla guida della Fiaip, la Federazione italiana degli agenti immobiliari), balzato agli onori delle cronache economiche per aver lanciato, in collaborazione con Vittoria Assicurazioni, la Formula Acquisto Garantito. Una procedura che, viene spiegato, rende il cliente invulnerabile rispetto ai rischi di un eventuale fallimento del costruttore al quale si sono affidati una parte od addirittura tutti i propri risparmi. E con i costi che dovranno ricadere su quest’ultimo il quale, naturalmente, li considererà insieme a quelli generali: il sovraprezzo per il cliente è comunque minimo rispetto alla garanzia che ottiene nei confronti di un investimento di questa importanza. «L’invenzione è nostra – ci spiega lo stesso Barsotti – e si inquadra in un protocollo che va verso lo snellimento delle procedure immobiliari. Mi spiego: noi siamo promotori ed il nostro compito è quello di seguire tutto l’iter, dall’individuazione dell’area alla scelta del costruttore. In questo quadro si inserisce l’Acquisto Garantito che è un po’ la classica scoperta dell’acqua calda, ma che tutela l’acquirente con una fidejussione assicurativa studiata appositamente e rilasciata da una primaria compagnia di assicurazioni, a copertura del primo anticipo versato fino al contratto notarile e alla consegna dell’immobile chiavi in mano. La novità è la totale tranquillità dell’acquirente con il pagamento a stati di avanzamento dei lavori, con la massima convenienza in quanto il prezzo è bloccato fino al rogito notarile e non ci sono oneri di mediazione o provvigioni, con pagamenti personalizzati. La formula Acquisto garantito è una nostra esclusiva ed è anche un marchio registrato». Un meccanismo che, a quel che sembra, ha avuto anche un’ottima accoglienza da parte del pubblico «perché – spiega lo stesso Barsotti, che dice di averla messa a punto basandosi proprio sulla sua lunga esperienza nel settore – ormai è chiaro il rischio che si corre quando si versano decine di milioni sia per la caparra sia per coprire gli stati di avanzamento». L’innovativa formula, tra l’altro, viene già applicata per la commercializzazione del complesso residenziale «La Fornace», una struttura che prende il nome da un sito industriale conosciutissimo come l’ex fornace di Riglione, frazione di Pisa, in cui sorgeranno 110 appartamenti con altrettanti posti auto coperti e un centinaio esterni, 18 tra negozi ed uffici, una banca ed un centro civico. (st.b.)
Il Tirreno — 25 maggio 2001 pagina -1 sezione: FATTO DEL GIORNO